| E' interessante notare quante volte al giorno mi ripetono: "studia. " "devi studiare." "se non lo fai non sarai nessuno." . Ho sentito queste frasi talmente tante volte che credo siano riusciti a convincermi che sia così, e data la mia testardaggine devo ammettere che sono stati veramente molto bravi o,o'' Ciò che non capisco però è perché continuino a cacarmi il c+zzo con sta storia che sono un incompetente e non andrò da nessuna parte. E' ovvio che, se vengo obbligato a studiare qualcosa che non mi piace, vado male. Io le cose le farei anche bene, se avessi la possibilità di decidere da solo cosa fare, ma dal momento che urtate continuamente il mio spirito di libertà io mi sono chiuso. Per farvi capire come mi sento provate a immaginare questa scena: pensate alla cosa che vi rende più felici, più solari e più attivi. Ecco, ora io ve la tolgo, vi proibisco questa cosa, continuamente, e rispondo a tono se mi chiedete di rivolerla, io non ve la darò mai più. Bene, come vi sentireste? Arrabbiati forse, mi odiereste, ma cosa più importante, non vi sentireste più completi, sareste tristi per il fatto che siete stati privati di qualcosa di cui avete bisogno! Non intendo bisogno come dipendenza, ma proprio un bisogno costante e impossibile da trattenere o da alleviare o persino da peggiorare, sarà un bisogno che rimarrà sempre, finché non vi ridarò quella cosa. Vi sentirete costantemente oppressi dalla consapevolezza di essere mancanti di un pezzo e rimarrete in bilico, come una macchina senza un ingranaggio, nel rischio perpetuo di collassare da un momento all'altro. State mettendo a dura prova la mia pazienza da ben tre anni ormai e continuate a farlo, pressando fastidiosamente la mia parte bisognosa di libertà, rosicchiandone un pezzetto alla volta, finché non giungerà il giorno in cui crollerò, e fidatevi se vi dico che non so immaginare cosa potrei mai fare. Chiedo solo libertà, un pochetto, ormai ho accettato la mia condizione schifosa ma voglio libertà, ne ho bisogno.
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