Anderville GDR

Con un Coltello a Serramanico, Terzo Round al Torneo To The Death - Kaien Vs Beatrice

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 22/8/2011, 17:01

Comandante del Libero Battaglione

Group:
Artigiani
Posts:
8,054
Location:
Dalle oscure tenebre del cuore e dell'animo umano

Status:


Era ormai qualche tempo che era uscito da quella brutta esperienza sul ponte e Kaien ancora era convinto che più lo evitava meglio era. Non era certo divertente farsi possedere ma fondere la propria personalità con il se stesso di un'altra dimensione lo era ancora meno. Lui e Julia almeno erano arrivati a quella soluzione, spiegava tutto anche se non avevano capito come era stato possibile. Certo era che l'artigiano avrebbe evitato quel luogo per tempo a venire ancora. Altra conseguenza immediata era la decisione dell'italiano di abbandonare quell'assurdo torneo. Dopo essersi riposato fino al mattino non aveva ancora cambiato idea quindi aveva chiamato l'amico per informarlo. E Adam gli aveva dato appuntamento per qualche giorno dopo. Non appena si videro la prima cosa che il biondo gli disse fu semplicemente "seguimi", ma non prima di aver preso al posto dell'artigiano alcuni suoi oggetti, e così cominciarono a camminare per le vie della città. Aggirarono accuratamente il discorso principale che ad ambedue interessava fino a che non si lasciarono le strade commerciali, e la conseguente folla, alle spalle. Adam stava guidando verso la parte bassa, quartieri abbandonati (o così la popolazione media credeva) e malfamati, fino a giungere in quello che era il mercato nero. Solo allora Kaien comprese perchè l'amico si era appropriato dei suoi tonfa e li aveva messi sotto al suo giaccone lungo, potevano sempre tornare utili in un posto del genere. Circolavano per intere vie di qualsivoglia tipo di negozio che vendeva qualsivoglia tipo di merce, ovviamente raramente si trattava di merce inerente all'insegna dell'ingresso. Poca gente, il posto era praticamente deserto. Il freddo era pungente e l'aria tanto limpida da scoraggiare qualsiasi traffico illecito, all'aria aperta almeno. I cosiddetti "poco di buono" dovevano essere a trafficare al chiuso. Quando furono abbastanza isolati da non essere ascoltati cominciò il racconto. L'osservatore si era ficcato in un bel guaio, senza volerlo era incappato in qualcosa più grosso di lui e ora aveva parecchie difficoltà a gestirlo. Non aveva voluto dire tutto all'amico per le solite ragioni buonistiche, non farlo preoccupare, meno sa e meno rischia eccetera eccetera. Il problema era proprio il tirarsene fuori, aveva cercato cavilli e sotterfugi ma non aveva trovato nulla ed era stato abbastanza ben palesato che la posta in gioco era la sua gola.
Non che non ti voglia aiutare, ma perchè tirare in ballo me?
Sei più bravo di me in queste cose, io avrò anche ricevuto addestramento e forse in una rissa avrei anche la meglio ma tu certamente hai più possibilità di me
Forti dubbi sai?
e poi dovevo fare ricerche e non potevo pensare a due cose insieme
mmmmm
e non ne avevo 'sta gran voglia...
Ah ha, ora si che ti riconosco... avanti però, ora ridammi i miei tonfa
Parlavano in italiano, sempre a titolo precauzionale ovviamente. Il fatto che entrambi erano nati e vissuti nella penisola non significava nulla, la possibilità che si sentissero più a loro agio con quella invece che con l'inglese era una chiara baggianata.... Ovviamente nemmeno se ne erano accorti ma non c'era nessuno a farglielo notare. Il cappotto di pelle lungo, da cui sbucava una testa bionda, si aprì e due aggeggi luccicarono al sole quando passarono nella giacca dell'uomo più grosso, prontamente richiusa. La camminata aveva allontanato da loro il freddo quindi Kaien cominciava a soffrire la zip alzata della sua giacca da moto ma aveva richiesto i tonfa quindi se li doveva tenere. Andare in giro con armi in piena vista in quel luogo era poco raccomandabile.
Ad un cenno dell'osservatore i due si diressero verso un insegna che recitava "verdure fresche" e Kaien si chiese cosa diamine dovesse comprare... Ci era già passato un paio di volte per recuperare a basso prezzo qualche oggetto non propriamente vendibile senza controlli, però non aveva idea di che cosa potesse nascondere un "verdure fresche".
 
Top
BeusV
view post Posted on 22/8/2011, 18:50




Pensato
Parlato



“Unica… Possibilità…”
Queste parole ancora riecheggiavano nella mente di Beatrice: erano le parole pronunciate da una donna in quello che era stato uno dei sogni più realistici ed emotivamente coinvolgenti della sua vita, una visione delirante e confusa che aveva preceduto il risveglio in quel mondo sconosciuto. Il messaggio mandato dall’intrusa attraverso il suo subconscio era lampante: in quel mondo c’era qualcuno che, una volta sconfitto, avrebbe rivelato qualcosa di necessario per andare via da Nowhere.
Le sembrava di stare camminando da ore in quello che sembrava un enorme agglomerato di quartieri fatiscenti, ma la cosa non le pesava particolarmente poiché la sua forma di creatura dei boschi le permetteva di godere dell’energia positiva del sole e dell’aria pulita, anche se tanto fredda da averla costretta ad indossare il cappuccio del giubbotto, nascondendo così le brevi protuberanze ossee che possedeva quando il suo Infractus era attivato.
L’ambiente intorno a lei, mutava pian piano: era entrata in quello che le sembrava una zona di mercato, piena di negozi dalle insegne che proponevano ogni tipo di prodotto. La gente era davvero poca, cosa che le sembrava strana visto il relativo bel tempo.
Da lontano notò però due figure che parevano muoversi furtivamente, così accelerò il passo per potersi avvicinare.
Forse si tratta di uno di loro…

Man mano che la distanza diminuiva, riusciva a cogliere più dettagli degli uomini in movimento: le sembravano entrambi degli adulti a giudicare dalla stazza e dall’altezza.
Magari hanno la tua stessa età, e bassa come sei non te ne rendi conto …
Effettivamente non era certo una passeggiata indovinare l’età da una schiena ricoperta di cappotto. L’unica scelta possibile era quella di far voltare i due in modo da poter stabilirne l’età, e perché no, un contatto. Del resto, sembravano gli unici esseri umani in circolazione. Mentre Beatrice titubante si chiedeva se fosse davvero il caso di mettersi a urlare per una strada ignota, i tipi sembravano essersi fermati davanti ad un negozio ortofrutticolo a quanto diceva l’insegna.
Due uomini che vanno furtivamente a fare la spesa… Magari stanno organizzando una segreta cenetta romantica tra loro, ad insaputa delle mogli…
La cosa la fece ridacchiare tra sé e sé, e questo accenno di ilarità cancellò le ultime incertezze.
Hey! Voi! Scusate!
Non si avvicinò più di tanto, mantenendo una distanza di sicurezza.
Va bene la sicurezza di sé, ma mai perdere la prudenza disse rimbombando nella sua testa la voce di sua madre.
In aggiunta a ciò, sebbene nascondesse un’arma nella borsa, non aveva intenzione di entrare in uno spazio chiuso come il negozio in questione, sia perché il suo potere principale si poteva controllare più facilmente all’esterno, sia perché soffriva dannatamente di claustrofobia.
Se mi ignorano ed entrano, proverò a fermare qualche altra persona. Ce ne sono poche, ma sicuro quei due non sono gli unici…
Con il fiato che condensava in tante piccole nuvolette aspettò una risposta.

✿ Abilità Passiva:
Creatura dei Boschi:

tumblr_lmlykx17LS1qfw0l7o1_500


Quando attiva il suo Infractus, Beatrice assorbe l'energia della natura, mutando leggermente d'aspetto: cresce di una decina di centimetri d'altezza, irrobustendosi leggermente. Le sbucano sul capo due corte corna, simili a quelle di un giovane cerbiatto.
Quando è in questo stato, la ragazza è capace di trovare nell'ambiente circostante il terriccio necessario all'evocazione di una pianta, anche dove esso non è visibile. (Ad esempio, sotto l'asfalto di un manto stradale.)

 
Top
view post Posted on 23/8/2011, 14:20

Comandante del Libero Battaglione

Group:
Artigiani
Posts:
8,054
Location:
Dalle oscure tenebre del cuore e dell'animo umano

Status:


Non girarti.. ti ho detto di non Ma che ca...
La gomitata al costato non aveva dissuaso Kaien dal voltarsi, stavano praticamente entrando in quel locale dalla vetrina opaca quando una voce aveva attirato la sua attenzione. Adam era propenso per farsi i fatti propri, specialmente in un posto del genere, ma l'artigiano non aveva la sua stessa valutazione dei rischi e infatti
è solo una ragazzina, non preoccuparti
la figura che aveva attirato la sua attenzione era decisamente più bassa di lui, una quindicina di centimetri circa, più snella e dai tratti femminili. Giovane e imbacuccata fin sopra la testa con il cappuccio del giubbotto. Magari un po' troppo voluminoso ma l'artigiano non ci fece caso, era li per altro e una ragazzina non era poi così degna di attenzione.
Con aria scocciata il biondo aprì la porta di legno borbottando qualcosa di simile a "vabbeh, tanto con la faccia che ti ritrovi scapperà immediatamente". Non le aveva dato la benchè minima occhiata ed effettivamente un volto sfregiato con occhi bicromi che guarda necessariamente dall'alto in basso non doveva essere invitante. Non per per ragazzina, non in quel luogo e non se accompagnato da un giubbotto da motociclista lungo fino alla vita in pieno stile bande di centauri naziskin.
Non è il posto adatto a te questo, ragazzina.
Le prime parole udibili a più di mezzo metro pronunciate dall'artigiano. Le prime parole in inglese, la lingua in vigore in quella zona d'Europa. Frase pronunciata da uno che supponeva quella ragazza si fosse persa o comunque non in seguito a particolari osservazioni o giudizi, ma le mani, entrambe nelle tasche calde, controllavano i due manganelli metallici. Attraverso il giubbotto magari non sarebbe riuscito ad usarli ma nel contempo sapeva perfettamente dove erano, evitava che risaltassero o cadessero e si teneva pronto ad usarli.
Quando era uscito non sapeva dove sarebbe andato, infatti i tonfa li aveva presi Adam, ma per abitudine e comodità aveva con sé comunque i suoi oggetti magici personali. La Zanna di Lupo al collo e le pietre magiche nel solito sacchetto di cuoio. Al pollice destro aveva l'anello nero, al momento invisibile dentro la tasca, che era diventato un semplice ornamento. Non sapeva nemmeno se fosse magico o no in realtà, e non si era mai curato di scoprirlo...

Qualche rumore da dentro il negozio, un paio di voci grosse e Adam uscì in retro con gli avambracci alzati. Due coltelli puntati alla gola con il doppio degli uomini che lo guardavano male. Omaccioni stereotipo del malvivente di basso borgo attrezzati alla male e peggio, un coccio di bottiglia, una spranga recuperata chissà dove e una catena. Ovviamente ovviamente era quello con la spranga a farsi bullo roteando la catena.
Una mezza occhiata alla ragazza da parte di Adam, probabilmente per studiare come potersi tirar fuori da quella situazione, ed ecco che già se ne usciva con qualcosa di strano
Ancora qui a perdere tempo? non vedi che ho bisogno di una mano?
Adam non necessitava certo di una spalla per affrontare quei sempliciotti...
 
Top
BeusV
view post Posted on 25/8/2011, 13:05




Fortunatamente, pareva di aver attirato la loro attenzione in quanto proprio prima di entrare i due si fermarono.
L'uomo biondo non sembrò propenso ad ascoltarla, in quanto entrò nel negozio senza voltarsi, mentre l'altro sembrava già più disponibile, anche se l'apostrofò con una frase che alle sue orecchie sembrò quasi assurda per la sua ovvietà.
Eh cazzo, come se non sapessi che questo non è il mio posto... Mi sembra ovvio che il posto per una come me non è certo questo.
Solitamente odiava essere chiamata ragazzina, ma in questo caso condonava l'uomo: dall'aspetto sembrava avere il doppio dei suoi anni.
Potrebbe essere mio padre...
L'aspetto dell'uomo era strano, ma non la inquietava: era affascinata da qualsiasi cosa fosse poco comune, anche nei visi delle persone. Guardò per un momento l'uomo negli occhi bicromi con curiosità, per poi indietreggiare un po' e togliersi il cappuccio, mostrando così le piccole corna da cerbiatto.
Strana io, strano tu. Siamo pari... Però hai un giubbotto fighissimo.
Io... Io lo so che questo non è il mio posto signore. Ma mi hanno mandata qui, questo è il secondo mondo sconosciuto in cui vengo catapultata, ma pare che qui io debba trovare qualcuno per scoprire come tornare a casa.
Guardò le mani dell'uomo, che teneva nascoste in tasca.
Questo è sospetto... Cos'ha lì? Una pistola?
All'improvviso dei rumori nel negozio la fanno sobbalzare, e l'uomo biondo che prima era entrato nel negozio senza degnarla di uno sguardo sembrava essere minacciato da dei tipi ben poco raccomandabili.
Altro che cenetta romantica, qui le cose fi fanno serie.
Il biondo, dopo averle lanciato un'occhiata chiese aiuto, ma la ragazza non capì se si stesse riferendo a lei o all'altro uomo.
Col cazzo che mi unisco, se vogliono menarti che ti menino... Ma io non c'entro niente.
Beatrice si concentrò sull'asfalto sotto di sè. Un' energia luminosa e verdastra, visibile solo a sè stessa, iniziò a scorrere via da lei, per posarsi su determinati punti del terreno, che presentavano delle crepe sottili.
Bastò un movimento delle mani e con un forte rumore dalle crepe sbucarono dei germogli, che espandendosi in altezza e spessore spaccarono l'asfalto.
In pochi attimi le piantine si erano trasformate in bassi cespugli, ricoperti di rose azzurrine piacevoli alla vista ma che spandevano un profumo così intenso da rivelarsi stordente.
Una mano scattò nella borsetta in cuoio, per poter stringere il calcio della pistola e ricevere così una sensazione di sicurezza.
Non sia mai che ad uno di quelli venga in mente di attaccare me.
Da dietro i cespugli, con voce leggermente tremante, come sempre quando doveva parlare ad alta voce, pronunciò.
Ho sognato il nome di tale Kaien Adranos. Lui può aiutarmi ad uscire da Nowhere, e tornare alla mia vera casa. Dove posso trovare quest'uomo?
Sperava che l'effetto del profumo delle rose calmasse la situazione. Non aveva nè tempo nè voglia di infilarsi in queste lotte non sue. Già odiava l'idea di dover combattere contro quest'uomo sconosciuto, figurarsi se voleva mettersi a lottare per questo sconosciuto che nemmeno l'aveva guardata in faccia alla sua richiesta di attenzione.
E poi è da vigliacchi chiedere aiuto a me, che sarò quattro volte più piccola di quei mostri... Mi dispiace amico, ma io voglio solo trovare questo Kaien, convincerlo ad aiutarmi senza dover per forza lottare, ed andarmene.

✖ Abilità Attive :
Sleepy, Deadly Scent:

tumblr_lpeg92MtGa1qbgnwbo1_500

Beatrice riesce a far spuntare dal terreno un roseto di rose azzurre, che spandono il loro profumo in maniera così intensa da risultare capace di provocare stordimento e sonnolenza a chiunque tranne all'evocatrice stessa.

L'edit è perchè avevo dimenticato di copiaincollarti l'abilità c:
 
Top
view post Posted on 25/8/2011, 15:50

Comandante del Libero Battaglione

Group:
Artigiani
Posts:
8,054
Location:
Dalle oscure tenebre del cuore e dell'animo umano

Status:


Se Adam fosse uscito un attimo prima non avrebbe avuto la prontezza di rispondergli. Altro che cappuccio voluminoso. Sotto quel coso nascondeva delle vere e proprie corna. Ma le curiosità non erano finite lì, non aveva battuto ciglio vedendo il suo volto e, anzi, lo aveva guardato negli occhi per poi sobbalzare ad un semplice rumore. Non che Kaien se lo aspettasse ma in quella zona della città poteva andare molto peggio. E infatti la situazione precipitò in un attimo. Vedendo le corna della ragazzina Kaien si era messo un po' più sull'attenti, se quella era una creatura allora l'aspetto era quasi l'ultima cosa da considerare, passava quindi da non degna di nota a potenzialmente pericolosa.
Ma smettila e datti una mossa
Parole pronunciate con così naturalezza, e pensando ad altro, che quasi non si accorse di averle pronunciate, le ultime prima del casino. La demone, ipotesi più probabile sulla sua vera natura, aveva fatto un paio di passi indietro e fece la cosa che meno doveva essere fatta. Davanti a lei sbucarono dei germogli dal terreno e quasi immediatamente un profumo dolciastro, quasi nauseabondo, attaccò l'artigiano alle narici. Semi stordito si accorse comunque che non era un attacco diretto a lui bensì a tutti, anche Adam e gli altri uomini sembravano semi storditi ma questi ultimi crollarono a terra svenuti in sincrono. Nello stesso istante un pezzo dell'orecchio destro dell'osservatore saltò via e una nuvoletta di polvere si alzò in aria lì dove una pallottola aveva perforato il muro. La reazione istintiva di entrambi fu una sola, mettersi in salvo prima di rimanere schiacciati in uno scontro a fuoco. Non vi era stato rumore ma era chiara la direzione da cui era stato esploso il colpo: dall'altro lato della strada rispetto all'erbivendolo su un piano rialzato, il buco nel muro era mediamente in basso. Da sopra di loro si sentì una voce urlare Hei, bastardo! prima dell'esplosione di una raffica di mitragliatore. Kaien non si diede il tempo di capire se gli spari volavano sopra di loro o se rischiavano di renderli tutti quanti simpatici forme di emmental, semplicemente scattò verso il riparo più vicino. La porta da cui erano usciti gli uomini ora stesi a terra. Nello scatto portò la mano destra fuori dalla tasca per tenere l'equilibrio, precario per via dell'effetto del cespuglio di rose, così perse la presa su uno dei due tonfa il quale scivolò sotto il giubbotto e finì a terra con un suono metallico.
Si ritrovò a ascoltare una sparatoria in grande stile dall'interno di un locale con la porta aperta, probabilmente dopo aver calpestato i quattro "malviventi". Solo in quel momento si rese conto che mancavano sia Adam che uno dei suoi tonfa.
Merda...
Dovette azzardarsi a guardar fuori dalla porta, non si curò di cercare la demone, per poter notare come ci fossero pochi spazi per nascondersi. Dall'altro lato della strada nelle vicinanze poteva vedere un vicolo abbastanza stretto, un'altra porta chiusa (impossibile dire se a chiave o no) e basta. Un po' più in giù si poteva intuire la presenza di un incrocio con una strada principale o semi, mentre ricordava di aver visto sul suo lato un cassone per la spazzatura metallico. Ritirandosi si chiese dove fosse finita la demone. In realtà si chiese parecchie cose tutte assieme, e i rumori degli spari non aiutavano certo a ragionare, ma comunque qualcosa gli tornò alla mente. Quella aveva detto Mondo. Secondo mondo sconosciuto e non città, luogo, posto o chissà cos'altro. La cosa era parecchio strana. Così come era strano che stesse cercando proprio lui. E cos'è che doveva sapere? come uscire da questa questa isola che non c'è o qualcosa del genere.
Buttò ancora un occhio al suo tonfa, doveva recuperalo
Hei, demone! Cosa vuoi da Adranos?
L'urlo era chiaramente indirizzato a cornadacervo, etichettata come demone della terra ma ancora senza un nome.
si si, ok... tornare a casa ma che centro io? Dannata idiota, tu e le tue rose del mengo. Potevi anche evitartelo di scatenare 'sto putiferio....
Pensieri acidi forse ma che gli delinearono una linea di azione. Adam sapeva il fatto suo e non doveva preoccuparsi dell'amico. La cosa importante ora era recuperare l'altra parte della sua arma e dare una lezione alla demone. Altro mondo o no non poteva permettersi di arrivare lì e intromettersi. Sembrava quasi l'avesse fatto apposta tanto stupida era stata la mossa delle rose. Aveva considerato almeno metà delle conseguenze?
Un proiettile, forse due, infransero la vetrina del posto in cui stava. Fortuna che era già accucciato...
Sopra la sua spalla sinistra la vetrina infranta, alla sua destra la porta con i quattro uomini a terra, sembrava dormissero, davanti a lui sul fondo dell'ambiente quadrato un bancone con una cassa vecchio modello e mezza cesta di verdura varia. Chissà dove era la vera merce... forse dietro quella porta accanto al bancone.
sono nell'edificio di fronte, pare che la bimba sia il tuo avversario
Scusa per il casino ragazzone ma rotto per rotto tanto valeva finirli quei quattro

Il messaggio che lesse sul suo cellulare era chiaro. Quindi doveva ringraziare anche Adam se era scoppiato quel casino... Beh, già gli era costato un orecchio che forse nemmeno sarebbero riusciti ad attaccare quindi non rimaneva che dare una lezione alla demone. Il fatto che era anche sua avversaria al torneo rendeva solo la cosa più facile. Si sarebbe fatto un paio di remore in meno...
 
Top
BeusV
view post Posted on 6/9/2011, 16:14




Scusami il ritardo ma ho avuto parecchi problemi in casa!

MA CHE CAZZO?
Invece di sortire l'effetto sperato, le rose avevano scatenato un vero e proprio putiferio: non era ben chiaro da chi o da dove, ma era appena partito uno scontro a fuoco.
Beatrice fece giusto in tempo a vedere l'orecchio dell'uomo saltar via, osservando la scena a bocca spalancata per poi scappar via in un vicolo poco più in là, che le pareva abbastanza stretto e sicuro.
Dov'è adesso?
Cautamente si sporse sulla strada dov'era avvenuta la sparatoria, cercando con gli occhi l'uomo con cui prima stava parlando, finché non lo vide sull'uscio di un edificio, molto probabilmente un locale a giudicare da ciò che vedeva dalle finestre.
DEMONE? Ma come diavolo ti permetti?
La ragazza inizialmente prese quell'epiteto come un'offesa: a Nowhere erano abituati a vederla in quella forma, che nulla aveva a che vedere con quella di un'essere demoniaco.
Inoltre mi sono scoperta solo per fargli capire che avevo qualcosa di diverso anche io... Era un fottuto segno di amicizia, idiota.
Un luccichio però la fece distrarre. Era un qualcosa di metallico, che luccicava sotto il sole.
Che diavolo è, un' arma?
Il fatto che l'uomo continuasse a dare occhiate all'oggetto fu un conferma. Con un semplice movimento della mano il cespuglio di rose reagì: si allungò fino ad arrivare al pezzo metallico, per avvinghiarlo e portarlo alla ragazza nascosta.
Se vuoi riavere questa cosa inizia a trattarmi con gentilezza: dannazione, potrei essere tua figlia! E comunque mi sembrava di essermi spiegata bene, questo Kaien o come si chiama lui può aiutarmi a tornare a casa mia, e voglio solo che mi dica quello che mi deve dire.
Il tono della ragazza è nervoso e un po' stridulo. Non voleva dar a vedere che tremava. Non aveva mai assistito ad uno scontro del genere, né si era mai rivolta così causticamente ad un uomo potenzialmente pericoloso.
Dopo aver parlato, si ritrasse nel vicoletto: era stretto, quasi claustrofobico ma Beatrice non volle dare ascolto a quel senso di nausea che le dava stare in luoghi così ristretti.
Chiuse gli occhi e si concentrò: di nuovo delle macchie di energia colorata si posarono sull'asfalto e da lì cominciarono a sbucare dei rovi intricati, con la stessa rapidità con cui erano sbucate le rose.
I rami spinosi riempivano lo spazio davanti e dietro di lei, fitti come uno scudo, e questo le potrò in corpo una calda ondata di sicurezza.
Se vuoi riavere questo coso, portami subito Kaien Adranos, e se lo obblighi a dire quello che deve dirmi è meglio.
Ma nella mente della ragazza improvvisamente si instaurò un dubbio: che fosse proprio quell'uomo. Kaien Adranos?
 
Top
view post Posted on 8/9/2011, 11:44

Comandante del Libero Battaglione

Group:
Artigiani
Posts:
8,054
Location:
Dalle oscure tenebre del cuore e dell'animo umano

Status:


Non ti preoccupare ^^


HEI!
Ne avrebbe volentieri aggiunti almeno atri due di hei, con tono crescente, ma quel primo aveva attirato l'attenzione. Appena visto che il cespuglio di rose si prodigava per recuperare la sua arma aveva cominciato a muoversi per scattare fuori dal suo nascondiglio ma una pallottola gli fece cambiare idea. Comunque non avrebbe potuto fare nulla dato che il cespuglio venne crivellato di colpi. Fortunatamente non udì rumore di metallo contro metallo però poteva essere stato sovrastato. Ovviamente i colpi non fecero nulla alle rose se non rovinarle ma riuscirono comunque a portare il tonfa nelle mani della ragazza.
Perchè diavolo è offesa ora? se non le piace che le venga ricordata la sua natura no dovrebbe sbandierarla ai quattro venti
Aveva solo capito il tono, metà della frase era stata coperta dal rumore dello scontro a fuoco.
Doveva fare qualcosa, facile a dirsi al riparo di un muro... Avere davanti quei quattro stesi, facili bersagli inerti, e l'idea che qualcuno fosse abbastanza folle da tirare fuori un arma pesante capace di passare i muri come fossero burro erano qualcosa che solleticava la voglia di muoversi da lì. Ma come fare? esplorare l'edificio e lasciare il tonfa in mano alla ragazza (fosse magari un fatato con la maschera calata? poteva essere ma poco importava..) non era il caso. In più meritava una lezione, scatenava un putiferio, gli fotteva i suoi oggetti e pretendeva gentilezza? Ma stiamo scherzando?!?!
Si tolse velocemente la sua giacca. Povera, si sarebbe sacrificata al posto suo... brutale ma necessario forse. Sbirciò fuori ancora una volta e calcolò le distanze. Lo stretto vicolo in cui si era cacciata la cornuta e dall'altra parte della strada e un poco sulla destra, una decina di metri circa. Doveva sfruttare un diversivo e fiondarsi dall'altra parte.
Guardò la giacca, guardò la strada, riguardò la giacca e prese il cellulare
"mi serve un diversivo in strada"
ed inviò ad Adam, rimise la giacca. Era un peccato troppo grande buttare al cesso quella giacca quando poteva contare sull'osservatore.
Si preparò a scattare qualche passo indietro all'entrata per prendere la rincorsa quando arrivò il diversivo. Una granata tintinnò sull'asfalto
Oh Cazzo!
E la rincorsa andò a quel paese, la granata esplose con Kaien appiccicato al muro. Almeno alzò un bel polverone e zittì le pistole.
Non scherziamo...!
Nessun proiettile lo attraversò mentre correva ma l'imprevisto si fece sentire comunque. E rallentare non era contemplato. Il muro di rovi che si trovò davanti non era altissimo ma certo molto fitto. D'istinto lo superò con uno zempo, un tuffo in avanti che prevedeva una rotolata all'atterraggio per ammorbidirlo. Solo che di morbido non ci fu nulla, aveva previsto l'asfalto e si trovò un altro cespuglio di rovi... Era praticamente volato sopra la ragazza-cervo accucciata, mossa spettacolare sicuramente ma franò nelle spine. Molte, ripetute e decise imprecazioni mentali colorirono i suoi pensieri che espresse rialzandosi velocemente.
Gentilezza un corno! Hai scatenato un putiferio e ne pagherai le conseguenze....
Era parecchio incazzato, comprensibile dopo un furto, una granata esplosa ad un palmo di mano che gli aveva lasciato le orecchie fischianti e l'asfalto cittadino dismesso, una passeggiata in un possibile fuoco incrociato e un tuffo nei rovi. In più doveva dare spiegazioni e consigli? ma che pensava questa, che la vita fosse un gioco di ruolo in cui bastava chiedere al primo passante per scoprire come vincere la quest di turno e tornare a casa? che cacchio ne poteva sapere lui della casa di questa??
Per tutta risposta alle sue pretese la maga delle piante si ritrovò puntato contro l'unico tonfa rimasto nelle mani di Kaien...
 
Top
BeusV
view post Posted on 15/9/2011, 15:24




Mentre osservava il misterioso oggetto Sembra un qualcosa che si compra in un sexy shop, ma che diavolo è? non si accorse del balzo dell'uomo finché non sentì quest'ultimo precipitare dietro di lei, con un tonfo e imprecazioni.
Velocemente nascose lo strumento nella borsetta, per poi ritrovarsene uno puntato addosso.
Per un momento si ritrovò spiazzata. Fino a quel momento il tipo non si era presentato come una vera minaccia, e lei non aveva mai affrontato un altro essere umano. Nel Nowhere aveva incontrato solo mostri, che sicuramente non ispiravano sentimenti di compassione. E poi aveva un aspetto così strano, così diverso...
Mi sono persino svelata, pensavo avesse capito...
Invece no mia cara, ti ha aggredito proprio per quello... rispose a sé stessa.
Ma non era certo quello il momento di questi viaggi mentali. Sudava freddo, tremava, cercando però di non darlo a vedere.
S-se mi avessi detto subito di essere tu Kaien Adranos avremmo risolto in fretta senza tutto questo casino... Non è certo colpa mia se ti hanno sparato.
Guadagnare tempo... Guadagnare tempo...
Portò la mano sinistra dietro la schiena e si concentrò sui rovi dietro Kaien, continuando a dire sciocchezze per distrarre l'attenzione.
Che poi ti avrei fermato anche se non fossi stato tu... Mi piace, beh, quell'occhio strano. E la giacca... è una figata. Di che maison è? Galliano? Sembra Galliano.
L'energia emanata dai rovi era di un bel verde scintillante, pieno di vita.
Sai, Galliano è il mio designer preferito...
Movimento della mano e i rami spinosi iniziano ad avvolgere le scarpe dell'uomo, piuttosto lentamente: non voleva rischiare più di troppo...
Sto sparando una marea di stronzate...
Se ne rendeva conto. Ma sperava che il suo intervento totalmente fuori luogo spiazzasse il tipo dandole il tempo di avvolgerlo con le spine tanto quanto bastasse ad immobilizzarlo.
Non è un peccato che l'abbiano cacciato da Dior? Si mangeranno le mani, ne sono certa...
Continuava a gesticolare e blaterare in modo da far continuare la crescita dei rovi senza che l'avversario se ne accorgesse, ma qualcosa attirò la sua attenzione. Il terreno iniziava a cambiare colore, diventando cangiante come la superficie di una pozza di benzina.
Oh no! si lasciò sfuggire.
Le allucinazioni stavano iniziando. E non era nulla di buono, per niente.
 
Top
view post Posted on 22/9/2011, 15:04

Comandante del Libero Battaglione

Group:
Artigiani
Posts:
8,054
Location:
Dalle oscure tenebre del cuore e dell'animo umano

Status:


Non era poi così distante, il braccio disteso arrivava ad un metro circa dal volto della bimba-cervo, ed era uscito dai rovi ma le spine che si era portato dietro continuavano a graffiare e bucare più punti della pelle. Estraniarsi e non pensarci poteva essere una soluzione, ed effettivamente concentrarsi sul modo migliore di farla pagare a quella ragazzina era un'ottima alternativa, però il suo volto esprimeva con un ghigno che non si stava divertendo. Il dolore si mescolava al fastidio e all'arrabbiatura in un mix espressivo mediamente interessante, fondamentalmente un ghigno.
Subito la ragazza cominciò a blaterare, le prime cose che disse furono interessanti ma il resto era privo di senso. Due cose si poterono cogliere, aveva capito che lui era Kaien (chissà come tra l'altro dato che aveva accuratamente evitato di dare indizi, tutt'al più aveva lasciato intendere che lo conosceva, ma esserlo...) e non si riteneva responsabile della sparatoria. E gli asini volavano... A quelle affermazioni l'espressione feroce si colori con una sfumatura di confusione, con un unico sopracciglio alzato, irritata. Fece un passo avanti, sempre più minaccioso, ma le sue labbra furono calme nel dire
Mai sostenuto di esserlo...
ma la risposta sembrò far posto al tentativo di discolpa e alla blaterata piena di termini incomprensibili. Il passo avanti lo aveva salvato, spostando un piede fuori dalla presa dei rovi senza che nemmeno se ne accorgesse, ma non era stato seguito da nessun attacco immediato. Kaien era fondamentalmente troppo buono e ancora sperava che la cornobimba si rendesse conto di quello che aveva fatta solo spaventandola, e inoltre a trattenerlo ci pensava anche l'alone di pensiero sull'esperienza dell'incontro precedente. Non voleva ripeterla.
Non molto ci volle, però, per smuovere l'indecisione. "Nonsonostataio" guardò per terra con aria forse un po' confusa e, kaien, di rimando fece ciò che generalmente veniva considerata la mossa sbagliata. Seguì il suo sguardo e posò gli occhi a terra. Giusto in tempo per vedere i rovi bloccargli un piede e dirigersi sull'altro, e l'apparenza lasciò il posto all'azione. Il dolore passò realmente in secondo piano mentre attivava il potere dell'arma, si spostava in avanti per quanto permesso dall'arto bloccato e menava un fendente circolare diretto al petto dell'avversaria. I tonfa avevano il vantaggio di permettere colpi sulla brevissima e media distanza, avrebbe facilmente coperto il metro che li separava. Non era un attacco elaborato, il primo colpo mirava al cuore per rendere inoffensivo l'avversario e nel migliore dei casi stenderlo (nel peggiore fargli solamente perdere un battito oltre che il fiato) mentre l'altro, contemporaneo, mirava alla nuca. Il potere del tonfa permetteva di creare una copia d'aria all'interno di un raggio di dieci metri e utilizzarla come fosse impugnata, mirare alla nuca con quello permetteva un attacco di sorpresa che limitava le direzioni di schivata e avrebbe portato facilmente allo svenimento se fosse andato a segno. Aveva creato entrambe le cope dei tonfa, per abitudine più che altro, ma una era inerte, sospesa a mezz'aria e individuabile solo dall'utilizzatore di quel potere, avere metà dell'arma in mano evidentemente aveva qualche controindicazione... comunque l'azione aveva deciso per lui, mirare a stendere la demone per farne cessare i poteri, quel che veniva dopo si sarebbe visto al momento. Pareva che il resto della situazione si andasse calmando, dopo la granata di Adam era ripreso qualche colpo qua e là ma non si era tornati al fuoco incrociato alla "fronte di guerra" e ogni tanto qualche raffica si interrompeva all'improvviso. Non sembrava essere cosa di interesse agli occhi dell'artigiano, ma certo lo avrebbe notato appena risolta la faccenda con la manipola piante, l'aria pareva ancora intrisa di polvere e le mura degli edifici si erano avvicinate ancora un po' al modello groviera, probabilmente per andarsene sarebbe stato saggio verificare dove conduceva il vicolo...
 
Top
8 replies since 22/8/2011, 17:01   571 views
  Share