Respiravo lentamente e da quando lo spirito aveva nominato Kristen la temperatura sembrava scesa ancora di più. Mi sentivo rabbrividire, ma non dalla paura bensì dall'emozione. Come se ci fosse in palio qualcosa di serio in un gioco estremamente pericoloso. Si alzò un po' di vento, fortunatamente il cappotto mi teneva caldo e quel calore sembrava un punto dal quale poter sempre cominciare a riordinare i pensieri e a trovare tranquillità nonostante l'entità che mi stava fronteggiando.
Con il pollice accarezzavo dolcemente l'anello infilato all'anulare. Non aveva più senso rimettere la mano in tasca: l'errore era stato fatto e non mi rimproverai più di tanto perchè prevederlo razionalmente era praticamente impossibile. Così continuavo a sfiorare lievemente l'anello, proprio come se avesse bisogno di affetto. Sicuramente lo spirito noterà questo particolare, ma la cosa è totalmente indifferente: la fede è il simbolo del mio amore per Kristen e non la nasconderei mai. Ritirarla ora dalla vista sarebbe un atto di vigliaccheria. E non c'era bisogno di accarezzare l'anello per far capire allo spirito che amavo Kristen, sempre che non lo sapesse già. Dalla risposta alla sua domanda avevo rivelato i miei sentimenti per lei, perchè il fatto che non mi fossi sblinciato costituisce di per sè un indizio. Ma meglio concedere un pezzo di verità piuttosto che raccontare una bugia riguardo mia moglie.
Immagini di Kristen mi salivano alla mente, ed ero tormentato perchè il sospetto che lo spirito sapesse qualcosa mi dilaniava. La verità poteva essere così vicina! Forse a meno di un metro da me, forse nella bocca secca di quello spirito!
Mi appellai al calore del cappotto. Sembra, a pensarci bene, una cosa stupida, ma una senzazione piacevole in un momento di difficoltà costituisce un inizio.
Studiai la sua espressione ma non ricavai nulla di positivo: a prima vista sembrava piuttosto lunatico, prima il suo viso divenne impassibile, come se l'anima avesse lasciato quel corpo, ma poi tornò a sorridere come se fossimo vecchissimi amici d'infanzia, come se ci conoscessimo da decine d'anni. Il suo sorriso era per ripicca? Una sorta di tortura? Allo spirito non mostrai alcun sentimento se non la pazienza, ma appena sorrise dentro di me imprecai, chiedendomi che cosa volesse. Era davvero importante? Non importava solo cosa io volessi da lui? Non dovevo forse fare il suo gioco cercando di capire cosa sapesse su Kristen o, al limite, su di me?
La rabbia per quel sorriso sbollì subito dopo essere nata. Sorridi alla vita, sorridile e lei sorriderà a te! Tutte cazzate, un sorriso può essere usato come arma per schernire. E avevo l'impressione che lo spirito non stesse sorridendo poichè desideroso di consolarmi per la scomparsa di Kristen. La miglior risposta ad un sorriso di scherno è un sorriso altrettanto ironico, ma io non sorrisi. Prima di tutto perchè in questo modo non avrei fatto capire che la cosa mi aveva provocato fastidio, inoltre c'erano in gioco informazioni e non era il momento adatto per sorridere. In ogni caso ora ero calmo ed il suo sorriso mieloso non mi faceva nè caldo nè freddo. Concentrato. Sono concentrato.
Cambiò di nuovo umore, e mi preoccupai perchè lo aveva fatto per tre volte in pochi secondi. Ora il suo sguardo era indagatore e minaccioso. Se stava per parlare con quello stato d'animo non erano in arrivo buone notizie...
La chiamò per nome. Kristen. Non appena sentii il nome di mia moglie pronunciato dalle sue labbra strinsi il coltellino nella tasca sinistra. Altro che il caldo del cappotto, ora era il freddo metallo che mi donava un po' di conforto. Lui sapeva! Non avevamo ancora nominato Kristen prima di quel momento, ed ora era lui il primo a tirare fuori il suo nome? Lui sapeva!
Strinsi il coltellino pensando che per uno spirito era un'arma insignificante. Ma la ferocia della mia stretta era più che altro una fonte di sicurezza non per un eventuale combattimento, ma per tenere i nervi saldi. Lo ascoltai prima impassibile, ma non appena disse "ingravidata" strinsi i denti con astio. Quanto cose sapeva quello spirito? Si era divertito a seguire mia moglie nella sua forma incorporea? Ma in quel caso, come sapeva che sarei arrivato proprio oggi ad Anderville?
Ha un contatto. Qualcosa che gli fornisce le informazioni...
Troppo complicato intraprendere in questo momento un ragionamento di quella portata. Troppe varianti da calcolare.
Ma il vero colpo basso fu quando usò il tempo passato. Era corretto nella frase e alla luce della mia vita il periodo non presentava errori. Ma lui nelle frasi precedenti aveva usato così tanti riferimenti velati... e se anche questo fosse un...
Mi tremò la mandibola, sbattei i denti, ma questa era paura e non emozione.
No, Kristen non poteva...
Iniziai a ragionare come non avevo mai fatto. La ragione mi avrebbe risposto, e l'unica risposta che contemplavo era una sola: Kristen è viva.
Contai i riferimenti velati che aveva fatto: l'estate, Anderville magica, e l'esperienza di apparizioni. Tre... così tanti...
Tre coincidenze? Io diffido nelle coincidenze, ma adesso avrei voluto tanto crederci. Mi ripetei con disperazione la sua frase nella mente. Aspetta aspetta... mia adorata logica! Aveva chiaramente detto: "Chissà se ha perso la speranza o se ancora crede in un lieto fine?" e questi sono sentimenti di una persona viva! Il suo non era affatto un riferimento velato, piuttosto una stoccata! Era molto probabile proprio perchè messa alla fine della frase, l'ultimo istante per recuperare un ragionamento considerato poco adatto! E' più probabile che una bastardata si trovi alla fine e non nel mezzo di un'espressione! La possibilità che sia un riferimento velato viene smentita dalle parole precedenti! Lo spirito ha forse voluto mettermi una spina nel fianco! Tutto questo nel caso il suo intervento fosse stato intenzionale...
Recuperai la speranza.
Passò poco meno di un minuto prima della mia risposta, ed ogni secondo era stato necessario per comprendere al meglio la situazione. Continuai a stringere il coltellino, ma ora ero molto più sereno.
Già, sarebbe carino. niente dolcezza nella mia voce. Solo un accenno di astio tenuto a bada da una volontà ferrea, come una catena che imprigiona una bestia affamata.
Sembri molto informato su mia moglie. Ma veniamo al sodo: cosa vuoi da me? Avevi già programmato questo incontro... non capita a tutti di conoscere uno spirito dopo i primi passi in una città mai vista prima. Sarebbe meglio dire che lo spirito ha voluto personalmente tale visita.Sono passati ben cinque anni perchè ho cercato di rendere la storia di Mattew verosimile. Se Mattew entrava nel Talamasca alla scomparsa di Kristen aveva bisogno di tempo per addestrarsi come osservatore (ho immaginato che 5 anni sarebbero bastati anche perchè Matt si applica tantissimo ed apprende piuttosto velocemente). Per farsi affidare la missione, inoltre, doveva acquisire importanza e conseguire il diploma! Aspettare cinque anni era un sacrificio necessario, ma sono stati cinque anni di duro impegno e di enorme fatica. Naturalmente la situazione poteva degenerare (cinque anni sono lunghi e Kristen poteva morire nel mentre) ma la condizione di Kristen (scomparsa) è sempre stata la stessa (nessuna novità in cinque anni), quindi Mattew crede che in due varianti: o la moglie veniva subito uccisa poco dopo il rapimento, e in quel caso per lui intervenire era praticamente impossibile, oppure lei rimaneva in vita, ed era meglio andarla a cercare con poteri megabulli XD