Fortuna e Sfortuna, due poli avversi e inconiugabili. Almeno secondo qualche luogo comune, quella serata infatti pareva voler dissacrare le normali concezioni. Si bilanciavano offrendo ad ogni evento positivo la sua controparte negativa, ad ogni imprevisto il suo risvolto positivo. Kaien ancora non aveva capito se il bilancio era positivo o negativo, sapeva solo che aveva tanta voglia di riposare, gli stava capitando la giusta possibilità ma ovviamente non poteva. Avevano organizzato quella serata da un paio di settimane almeno, non in onore di un qualche evento importante, privato e personale o pubblico che fosse ma per il semplice desiderio di entrambi di una bella giornata. Si erano spartiti l'organizzazione, altrimenti difficilmente sarebbero finiti in un teatro, e lui aveva pensato alla cena e alla notte mentre la compagna si era occupata del pomeriggio e della serata. C'erano stati anche dei piani per la mattinata e il pranzo, presi di comune accordo, ma erano saltati quando una chiamata da qualche parente aveva richiesto la presenza di Julia per non sapeva quale affare. L'aveva vista andarsene preoccupata al mattino presto e si era ripromesso di chiedere in giornata ma al suo ritorno lei l'aveva anticipato dicendo che era risolto e che ne avrebbero parlato piuttosto il giorno dopo.
Mattino saltato quindi, per fortuna dato che aveva dormito male tutta la notte e poteva sperare così di recuperare in quelle ore. Proposito andato al vento però quando aveva visto la faccia preoccupata della sua compagna, tempo quindi guadagnato per poterle creare un oggettino intagliato nel legno. Ancora non sapeva se incantarlo o no ma era ininfluente, un dono fatto con le sue mani sperava potesse risollevarle il morale. E anche quello si era rivelato quasi inutile. Inutile perchè l'arcanista era rientrata in casa con il morale sollevato, ma quasi perchè aveva riservato il piccolo regalo per quando fossero usciti da teatro. Almeno dal pomeriggio in poi i piani sembrarono non subire troppi stravolgimenti, il pomeriggio all'insegna del divertimento lo aveva sì rilassato mentalmente ma non certo fisicamente e dopo una cena abbondante in un bel ristorante quelle poltrone da teatro risultavano particolarmente comode. Però non poteva lasciarsi andare e sonnecchiare, avrebbe deluso la sua compagna ed era certo che al momento era la cosa peggiore che potesse fare.
Ormai non ci faceva quasi più caso, si era abituato abbastanza all'occhio di Eliah da non notare troppo se fosse attivato o meno, almeno fino a quando non vedeva qualcosa di strano. Ma quella serata proprio non aveva voglia di altre cose che potessero dargli problemi quindi quando vide la sagoma azzurra che svolazzava sopra la platea semplicemente spense il potere e si dedicò all'amata, senza domandarsi perchè uno spirito dovesse andare a teatro o curarsi del fatto che potesse non essere pacifico.
In fondo avranno il diritto di godersi l'opera pure loro no?L'unico pensiero che diede alla questione prima di rendersi conto che l'incorporeo in questione gravitava li vicino. Quando annunciarono un piccolo ritardo un'onda di freddo passò per quella fila, sfortunatamente l'artigiano aveva solo una camicia non troppo pesante sopra alla maglia nera. La temperatura era stata calda tutta la giornata, che motivo c'era di pensare che uno spirito l'avrebbe raffreddata? rabbrividì, si strofinò le braccia come metà della gente che lo circondava e la sensazione passò. Julia borbottò qualcosa sulla qualità dell'impianto di riscaldamento guadagnandosi così ancora più attenzioni dal fidanzato.
L'uomo in questione, l'artigiano italiano quasi guercio, ebbe però poco tempo da dedicarle perchè qualche attimo dopo tornò il freddo, come se l'avessero immerso nel ghiaccio, che lo colpì ovunque, anche dove i lunghi pantaloni scuri e le scarpe lo proteggevano meglio.
E subito qualcos'altro cominciò ad andare storto, era stanco ok ma non così tanto da non riuscire a muoversi, però il braccio non aveva risposto al suo comando. Non subito e non bene, voleva ancora una volta sfregarsi mani e braccia ma l'arto destro era semplicemente ricaduto in grembo, come se il suo comando fosse stato ostacolato. Ed effettivamente forse stava realizzando la presenza di qualcun altro nella sua testa. Il lampo di genio arrivò subito dopo, lo spirito di prima evidentemente aveva deciso di possederlo... Lui conosceva la differenza tra possessione minore e maggiore, ma non era in grado di distinguerle quando in atto. Se si fosse trattata della minore allora poteva fare qualcosa per resistere ma sul caso contrario aveva seri dubbi, aveva la mente lucida ma era comunque stanco dalla nottata mezza insonne, la mattina di lavoro e il pomeriggio di divertimenti. Che voleva quello per impossessarsi di lui? era la prima volta che gli capitava qualcosa di simile, quini perchè non tentare di chiedere direttamente?
Si può sapere perchè fra tutti proprio me hai deciso di possedere? è stata una giornata piena di imprevisti e anche se vorrei solo dormire al momento non posso...Ok, forse non era stata una buona mossa formulare il pensiero in quel modo, poco accorto e poco furbo però ormai era fatta... e poco gli importava in realtà se quel pensiero poteva essere sentito come indisponente, era nel pieno dei suoi diritti essere indisposto verso un intruso che voleva fare i comodi propri nel corpo suo
CITAZIONE
»Occhio Grigio di Eliah¬ Artefatto magico dalla forma di un occhio dall'iride di un grigio neutro, seppur non senza sfumature, intensità e profondità, permette di individuare con precisione la Forza Vitale. Oggetti inerti appaiono normali ma qualunque cosa sia dotata di forza vitale (incluse le creature morte e riportate in vita, morti manipolati da arti negromantiche, piante, animali e quant'altro) viene circondata da una soffusa aura colorata. Sebbene quest'aura sia opaca non intralcia la normale visione, non altera i colori reali degli oggetti e non impedisce la distinzione di dettagli. Tonalità calde (arancioni, rossi) distinguono le creature viventi ordinarie mentre le tonalità fredde (azzurri, blu e viola) sono caratteristici delle entità definibili come "morte" o "non morte" (e quindi Spiriti, Vampiri, Risvegliati e altro). Questo per via della differente natura della forza vitale. Caratteristica comune è, invece, lo scurirsi di tali tinte con l'avanzare della potenza di chi sta osservando (toni più scuri per i livelli più alti, più chiari per i livelli più bassi).
L'occhio non ha cariche ovviamente e la sua abilità è passiva ma, volendo, è possibile sopirne il potere per risparmiare energie. Quando è attivo l'iride è leggermente brillante, ma solo un attenta osservazione può notare la differenza. L'occhio non avanza a livelli e non permette di riconoscere con certezza la razza.
Raggio d'azione: 15 metri.