Anderville GDR

La verità si compra, Kaien Adranos

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-Varonuccia-
view post Posted on 24/10/2011, 17:30




Per comodità pensavo fosse carino scrivere nel sottotitolo il nome dell'artigiano/arcanista da cui il cliente va, che ne dici? *-*


Johnny scese dalla metro, mollò un mezzo ceffone ad un ragazzino che tentava di borseggiarlo, replicò con un'occhiataccia all'occhiataccia di una vecchietta che non aveva capito il bamboccio cercava di commettere un furto, ed uscì dal sottosuolo facendo le scale. L'aria era calda, il sole era fin troppo luminoso e il rettore era di umore nero.
La sera precedente c'era stata un'irruzione presso un osservatore della sezione operativa che non risiedeva in sede ma in un appartamento con la famiglia. Il marito e i due figli stavano bene, ma l'agente, nel tramortire l'assalitore, aveva subito varie lesioni e una ferita all'addome che solo il pronto intervento di un'ambulanza aveva evitato che peggiorasse. L'interesse di Johnny non era tanto per l'amorevole famigliola- Okay, c'era stata una leggera preoccupazione alla notizia, ma quando era stato stabilito che nessuno era rimasto ferito e che la donna se la sarebbe cavata, l'assassino aveva pensato alle cose serie e non alle smancerie.
L'aggressore era stato immediatamente preso sotto la loro custodia e condotto alla sala interrogatori, dove però non si era riusciti a cavare un ragno dal buco, se non con una pozione di verità. Purtroppo c'erano voluta più di mezz'ora per recuperarla, problemi tecnici in magazzino, e nel frattempo il rettore era rimasto a tentarle tutte con la vittim- ehm, con il colpevole, tanto che aveva perso le staffe e gli aveva rotto tutte e dieci le dita. Veramente esasperante! Così aveva pensato che farsi un oggetto magico collegato alla verità dopotutto non fosse una cattiva idea, almeno ce l'avrebbe avuto sempre a portata di mano.

Ed eccolo qui, vestito di un completo color panna, scarpe marroni e camicia blu, di fronte alla porta della bottega di un artigiano che una volta aveva già incontrato. Il ricordo degli aghi era lontano ma un brivido lo percorse per un istante. Grazie al cielo questa volta non c'era bisogno del suo sangue.
“Non l'avevo anche invitato per un caffè?” pensò distrattamente.
Si guardò attorno: con tutti quei fuochi d'artificio per l'apertura si era aspettato chissà cosa e invece si trovava dinnanzi ad una normale villetta. Informandosi aveva scoperto che l'erboristeria offriva anche massaggi e quasi quasi un pensierino se ne sarebbe fatto uno prima o poi. La sua attenzione venne però catturata dagli oggetti in esposizione e dalla percezione di energie che aleggiava nell'aria: questo sì che prometteva bene.
Entrò, stufo di osservare l'esterno, l'afa rimase alle spalle.
 
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view post Posted on 6/11/2011, 15:01

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Dico di sì XD
perdonami il mostruoso ritardo e soprattutto se faccio capo alla stagione attuale (autunno) ma tanto dal tuo topic non si capisce che in realtà era almeno almeno estate, se non primavera, quando lo hai scritto XD


Seduto, immerso nella lettura, non si era nemmeno accorto che qualcuno si era fermato li fuori a osservare. Le scarpe da ginnastica erano ben in vista appoggiate sul tavolino e seguendo le gambe distese, coperte da pantaloni marroncini, si poteva osservare senza problemi il padrone di casa semi svaccato mentre gli occhi scorrevano sulle pagine del libro. Sulla poltroncina li accanto era appoggiato un maglioncino leggero che probabilmente doveva fare da copertura alla camicia a quadri grigi che portava l'artigiano. Anche se fuori dava sfoggio di sé una bella giornata autunnale la temperatura non si poteva dire dire altissima quindi era un piacere godere del calore delle fiamme che danzavano nel caminetto, anche se si occupavano soprattutto sulla parte sinistra del corpo.
Al rumore della porta alzò lo sguardo e la figura in color panna glielo fece corrucciare. Lo aveva già visto, e un ricordo piuttosto vago gli affiorò alla memoria
Non ci avevo preso un caffè con questo?
e un nome si associò alla tazza di caffè e quindi all'uomo. Fryme. Già, ma Fryme cosa? Giovani? Jonatan? qualcosa del genere. Poco importava perchè in un susseguirsi di ricordi il suo volto si illuminò e alzandosi (tenendo l'indice a mo di segnalibro) esordì con un
Fryme, quanto tempo!
Il sorriso sincero faceva eco ai ricordi riaffiorati, l'uomo era fotografo e gli aveva precedentemente commissionato un lavoro e, inoltre, si erano sentiti forse un paio di volte in situazioni extra lavorative. Un tizio simpatico con cui aveva avuto non molto a che fare in realtà. Non era poi troppo sicuro nemmeno si fossero realmente sentiti oltre alla questione negozio ma anche questo poco importava. Ripose il libro e in un paio di passi gli fu accanto tendendo la mano
È un vero piacere rivederti...
e lì l'esitazione fu evidente. Doveva starci un nome a chiusura ma proprio quello corretto non gli veniva quindi lasciò perdere, andava bene anche così. Da quel che ricordava del tizio non era così scorbutico da prendersela per cose del genere
 
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-Varonuccia-
view post Posted on 6/11/2011, 17:56




Pirla, ho scritto "L'aria era calda, il sole era fin troppo luminoso" e "l'afa rimase alle spalle" clapping


Sorrise di rimando quando fu accolto in maniera così calorosa. L'umore sotto le scarpe si risollevò di qualche centimetro e questo lo rese ancora più bendisposto verso chiunque rientrasse in un raggio di cinque metri senza lanciargli occhiatacce. Dio se avrebbe ucciso volentieri quella vecchia.
Evitò accuratamente di tornare con la mente a simili avvenimenti accaduti nemmeno dieci minuti prima e si concentrò sul commerciante: non era cambiato troppo in quei pochi anni che non si erano visti, ma non poteva dirlo con certezza dato che l'incontro era stato singolo e i dettagli che si ricordava, a parte la siringa, non erano tanti.

Troppo tempo, oserei dire. replicò stringendogli volentieri la mano quando l'uomo si alzò prontamente per raggiungerlo mettendo da parte un libro.
Jonathan, Jonathan Fryme. lo aiutò sorridendo.
Già era un miracolo che si ricordasse il cognome di un tizio incontrato due anni fa, se avesse azzeccato pure il nome la cosa avrebbe avuto del soprannaturale. Lui il suo se lo ricordava bene dato che era il proprietario di un'attività commerciale non proprio comune.
Sono rimasto sorpreso quando ho scoperto che entrambi ci siamo trasferiti in questa città. iniziò tanto per fare conversazione. Anche se sarebbe stato difficile non accorgersi della tua apertura dopo quei fuochi d'artificio. Un'idea originale per farsi pubblicità; davvero bella, complimenti.
Lo lasciò un attimo per guardarsi attorno e ammirare il negozio per la prima volta, soffermandosi sul piacevole caminetto acceso.
Vedo che ti sei sistemato bene. Non mi aspettavo però anche un'erboristeria, hai trovato un socio? chiese curioso.

Rispostina breveeeeeeee XDDDD
 
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view post Posted on 8/11/2011, 14:43

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vedo... e dire che l'ho letto almeno tre volte eh xD vabbeh dai ora è autunno XD oppure è autunno per me ma non per te XD
che si fa? lasciamo perdere e via? XXXD












:fee:


Uno schiocco di dita e un "giusto" accompagnarono l'aiuto di Jonathan. Giacomo, Giovanni, ci era andato vicino insomma. Sciolse la stretta di mano e, ascoltando le parole dell'altro, piegò la testa per invitarlo ad accomodarsi. C'erano le poltroncine basse e il tavolo tra cui scegliere ma l'artigiano si stava già spostando verso le prime, per tornare dove aveva lasciato il libro
Grazie, sono contento che sia stata gradita. L'abbiamo realizzata in due effettivamente. Anche se non si tratta di un socio ma di una compagna
Era ben contento della curiosità di Jonathan e sarebbe anche stato lieto di presentargli Julia ma questa era in giro con amiche quindi con un po' di rammarico
Purtroppo Julia non è qui altrimenti vi avrei presentato, però dimmi di te. è passato abbbastanza tempo per far si che quello che sapevo potrebbe essere del tutto sbagliato.
Ah, accomodati dove preferisci, posso offrirti qualcosa?

quella stanza, sebbene adibita all'esposizione, era collegata con l'appartamentino del pian terreno che veniva usato dall'artigiano proprio per occasioni come quella, facilmente accessibile e abbastanza vicino per reperire velocemente cibarie e abbeveraggio vario.
Sebbene non fossero mai stati in strettissimi rapporti il primo incontro con lo Svizzero gli aveva lasciato un ottima impressione che, a distanza di anni, ancora si faceva sentire in una calorosa ospitalità.

Massììì che ce ne frega a noi delle risposte lunghe ù.ù
questa poi mi sembra particolarmente sconnessa XD
 
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-Varonuccia-
view post Posted on 15/11/2011, 12:31




Massì, lasciamo perdere e via XD

Compagna? Non ti facevo tipo da famiglia. Senza offesa. aggiunse. Il suo era un semplice commento dettato dall'impressione che l'artigiano gli aveva fatto, una specie di uomo-orso difficilmente inquadrabile in una di quelle foto di famiglia che scattava quando faceva ancora il fotografo. Conviventi o sposati? chiese curioso. Doveva essere speciale questa Julia per averlo accalappiato.

L'argomento famiglia gli piaceva, era un territorio vasto e conosciuto grazie alla sua famiglia allargata che spaziava in Europa e all'estero. Non era facile tenersi in contatto con tutti e provare sentimenti profondi per, per esempio, cugini lontani che abitavano in America, Australia, Giappone, ecc., però c'erano quelle occasioni speciali, quei giorni in cui ci si riuniva tutti. Era comunque più facile con quelli europei. Compresa l'Italia, dove risiedeva il suo cugino più amato-odiato. A proposito del Bel Paese, perché non impressionare Kaien parlando in italiano? L'ultima volta non padroneggiava ancora bene la lingua e non aveva potuto rispondergli adeguatamente.

Di me? ripeté in un italiano più che buono. Oh beh, che posso dire. Ho imparato decentemente l'italiano, tanto per cominciare. sorrise. Annuì all'offerta e si sedette, chiedendo solo un bicchiere d'acqua. Le poltroncine erano comode. Ho smesso per un po' con la fotografia. Mi hanno offerto un lavoro più... impegnativo, e non ho davvero quasi più tempo per fare altro. All'inizio non credevo di essere all'altezza ma poi non si è rivelato così complicato, nonostante il campo d'azione sia costantemente ricco di sorprese.

Ricordava perfettamente di non aver detto a Kaien che tipo di lavoro svolgeva in realtà a Nouvieille, perciò non menzionò altro sul passato. Tanto i sospetti di fondo c'erano già: quale normale fotografo si rivolge ad un artigiano di oggetti magici quando in teoria le persone comuni (almeno quelle che non abitavano a Anderville) non sapevano nulla di quella misteriosa seconda faccia del mondo? Comunque non aveva motivo di nascondere il suo attuale lavoro, anche perché era di dominio pubblico, se uno andava sul sito del Talamasca poteva leggere il suo nome alla voce “rettore” della sede di Anderville.

È da un anno che lavoro per gli osservatori del Talamasca. disse prendendo il portafoglio dalla tasca e passandogli il suo attuale biglietto da visita. Ogni giorno scopro cose nuove, non posso dire di annoiarmi. Anche se il lavoro d'ufficio mi massacra. scherzò mezzo serio. Mi raccomando, chiamami qualche volta, non solo per macabri misteri e problemi soprannaturali: ogni tanto mi fa bene staccare la spina con una chiacchierata non troppo fuori dall'ordinario. ridacchiò.
 
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view post Posted on 12/12/2011, 17:13

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e perdono per l'enoooooooooorme ritardo ç_ç
dò per scontato che sul biglietto da visita ci sia scritta la carica che ricopre il johnny XD


Con una semplice scrollata di spalle rispose all'uomo. Nemmeno lui si sarebbe ritenuto un tipo da famiglia ma non si poteva mai dire, e infatti si indicò l'anulare con il pollide della stessa mano. Niente fede nuziale, era già stata una bell'impresa metter su casa. C'era tempo per il matrimonio, ed entrambi erano contenti così per il momento. Nessuno chiedeva di più
Oh, ma è un ottima notizia questa
Sapere che l'altro aveva appreso la sua lingua madre gli dava la possibilità di fare ciò che da tempo gli era praticamente precluso: parlare tranquillamente facendosi comprendere come era stato abituato per tre quarti della sua vita. In fondo l'Italiano gli piaceva e gli faceva molto piacere poterlo condividere con altri senza incorrere in problemi di comprensione
Senza che se ne rendesse quasi conto si ritrovarono seduti davanti ad un bicchiere d'acqua a testa e una bottiglia li accanto. Aveva preso e conservato il biglietto da visita, vecchia abitudine, che comunque poteva tornare sempre utile per un recapito.
Ammetto che un po' mi sorprende scoprire che sei a capo del Talamasca di Anderville, ho un amico Osservatore ma non è mai saltato fuori l'argomento..
Non c'era da sorprendersi, Adam non parlava mai molto dell'ambiente degli osservatori e praticamente mai faceva nomi. Non che avesse nulla da nascondere, non a Kaien quantomeno, ma probabilmente si trattava semplicemente di abitudine
Ti chiamerò senz'altro, almeno ti farò conoscere Julia. Però immagino sia qui per far sgobbare anche me no? dimmi tutto
Sarebbe stato un piacere lavorare per una commissione dopo tanto tempo ma soprattutto era curioso di sapere di cosa mai aveva bisogno il Rettore del Talamasca
 
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