Anderville GDR

Music is an Escape.

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•BubbleGum•
view post Posted on 24/12/2011, 19:23




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Avevamo finito la cena con i genitori dei bambini dell'ultimo anno. Erano stati proprio i bambini a chiedere di andare a cena con le maestre perchè era l'ultimo natale insieme. Che belli che erano. Con un semplice sorriso sapevano farmi dimenticare ogni più piccolo problema. E ci erano riusciti quel giorno. Ero presa da tante cose e non mi ero ricordata di prendere i cappelli per la recita di Natale.
Leo ha sorriso e mi ha detto Ma maestra tranquilla io sono bello anche senza. Una piccola battuta che è riuscita a mettermi di buon umore per tutto il giorno. Stavo salendo sulla moto quando vidi,davanti al ristorante, un parco illuminato da dei lampioni. Non avevo voglia di tornare a casa. Cosi mi diressi verso il parco. Avevo l'ipod nelle orecchie. Una grande sciarpa intorno al collo che mi riparava dal freddo pungente e una calda giacca. Camminavo piano godendomi il parco illuminato. Non aspettavo niente e nessuno.
 
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Midnight_Rose
view post Posted on 26/12/2011, 20:06




“Non mi interessa, voglio i miei soldi!”
“Avanti dolcezza, non fare così. La metà è già pagata e... e... devo solo trov-”
“Ascoltami bene, razza di imbecille, i miei soldi li avrò oggi. Li consegnerai personalmente ad una persona di mia fiducia. Se mancherai all'appuntamento o cercherai di fregarmi, per te sarà un pessimo Natale.”
“I-io...”
“Niente scuse. Oggi, al parco alle ventidue in punto. Consegnerai i soldi ad un uomo che, avvicinandosi, ti chiederà il nome di tua moglie. Non devi rispondergli, dagli quanto dovuto e vattene. Non cercarlo, sarà lui a trovare te.”
“Come diavolo recupero...”
“E' un problema tuo, arrangiati.”
Fine della conversazione. Midnight detesta essere presa per i fondelli, sopratutto se si tratta di lavoro. Quando esegue una commissione pretende il pagamento e quando ciò non avviene nei modi e tempi stabiliti tende a concedere una chance a chiunque prima di prendere seri provvedimenti. Bruciata quella si può essere sicuri di rischiare l'inferno sulla Terra, con fuoco e fiamme -più o meno letteralmente. Il deficiente in questione è un boss di quartiere mal riuscito, che ha chiesto il servigio della demone per fare fuori un paio di concorrenti e prendersi tutta la piazza. A quanto pare, però, ha qualche difficoltà di troppo a pagare la seconda parte del compenso e per questo ha pensato bene di mandarle uno scagnozzo a tentare di farle cambiare idea. Tzè. Con chi diavolo crede di avere a che fare? Il poveretto è stato rispedito al mittente con tre costole rotte ed estese ustioni su tutto il corpo. E poi, ecco, la chiamata tanto attesa di Joel -sì, il boss farlocco- che le chiede di pazientare, di capire, di non offendersi per il malinteso e bla, bla, bla. Poche storie, vuole i suoi soldi. Fine della discussione.
Così eccola, seduta su di una panchina nel mezzo di un grazioso viale alberato, le cui piante sono ormai spoglie. All'apparenza nulla di più di una giovane donna intenta a fumare una sigaretta in tutta tranquillità, forse aspettando qualcuno. L'abbigliamento anonimo, il viso privo di trucco, l'aria serena e vagamente distratta sono in grado di farla passare inosservata. La farsa di Ambrosine le è proprio servita ad acuire la sua capacità di stare nell'ombra. In realtà è molto attenta a quello che le accade attorno: i suoi occhi scrutano i pochi passanti, soffermandosi sui dettagli per riconoscere chi deve essere riconosciuto, le orecchie sono pronte a cogliere ogni minimo rumore. Solo l'amico che ha coinvolto sa della sua presenza lì, il boss sfortunato non sa lei possa essere sul luogo dell'incontro né conosce il suo viso. Nessuno dei suoi clienti ha mai la fortuna di conoscerla. Ha ancora un po' di tempo, manca una mezz'oretta all'ora x e può approfittarne per dedicare qualche momento a se stessa.

Ecco esaudita la tua richiesta di un topic con me! Spero non ti dispiaccia, se rispondo io =)
 
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•BubbleGum•
view post Posted on 27/12/2011, 18:01




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Eva Flies away dreams a world far away. In this cruel children's game...
Mi perdo nelle note dei Nightwish, mentre l'aria gelida della vigilia di Natale mi sferza il viso. La notte della vigilia è quella più fredda dell'anno, non chiedetermi perchè ma non ho mai sentito così freddo!. Presi le sigarette dalla borsa e iniziai a cercare l'accendino. Niente non ci riuscivo stando così in piedi. Mi avvicinai ad una panchina dove era seduta una ragazza. Mi sedetti accanto a lei e iniziai a frugare in borsa con la sigaretta tra le labbra. Porca miseria ladra. Avrei potuto usare quella bellissima capacità che avevo da quando sono nata ma non mi sembrava il caso. Non sapevo chi fosse la ragazza accanto a me.Continuai invano a cercare l'accendino. Alzai gli occhi al cielo.
Scusa non è che avresti da accendere?
Domando esasperata. Odio chiedere e non essere indipendente.
 
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Midnight_Rose
view post Posted on 28/12/2011, 13:51




Ha ancora in mente le parole di Raven, che suonano tanto come un monito di riportare il suo bel deretano a casa il prima possibile. D'altronde è la notte della Vigilia e tradizione vuole si stia a casa con la famiglia a rimpilzarsi come tacchini e giocare tutta la notte a carte. Può forse dirgli di no? Può forse far finta di non essere innamorata del setita? Ovviamente no. Ecco perchè le da' ancora più fastidio dover essere lì, con il freddo pungente che le aggredisce le guance e le mani. Fosse umana potrebbe dire di essere sul punto di congelare, ma la sua natura di demone del fuoco le permettere di sopportare meglio il freddo. Entro certi limiti. Sospira ed il proprio alito si mischia alla boccata di fumo che libera nel mentre, creando giravolte ed arabeschi di condensa. Gli ha promesso di fare presto, senza dargli alcuna ulteriore spiegazione su dove volesse andare e su cosa dovesse fare. Meno sa meglio è. Ultimamente è riuscita a farsi qualche nemico di troppo -la morte di Olaf le ha portato più inconvenienti del previsto- ed è necessario tenere un profilo basso, lavorare nel modo più discreto possibile, farsi vedere poco in giro. Seconda ragione per cui non le piace per niente essere seduta su quella panchina con ancora mezz'ora di attesa. La terza ragione gliela fornisce il fato ed ha le fattezza di una donna che sta cercando freneticamente qualcosa nella borsa. Ah, le borse. Sono un accessorio infernale, in grado di ingurgitare una quantità di oggetti direttamente proporzionale alla loro dimensione ed anche di non restituirli più, o di farlo quando non se ne ha necessità. Dal canto suo preferisce portare poche cose, lo stretto indispensabile, così da poter trovare tutto nel minor tempo possibile. L'ha vista arrivare con la coda dell'occhio, senza prestarle molta attenzione. Tutto le pare fuorchè un pericolo e quindi può passare in secondo piano. L'altra, però, le si accomoda accanto. La demone si gira, poggia gli occhi per un attimo su di lei e poi torna ad aspirare dalla sua sigaretta mentre quella continua la sua ricerca forsennata. Cosa starà mai cercando? Un accendino! Che altro, sennò? È la stessa sconosciuta a rivelarglielo, domandandole se abbia d'accendere. “Mi spiace, non ho un accendino con me.” voce neutra, vaga, poco attenta. L'indifferenza fatta a persona. Ad onor del vero non ha niente con sé che non sia un pugnale nascosto nell'anfibio sinistro, una semiautomatica in una fondina ascellare dalla stessa parte e qualcuno dei suoi monili magici. È uscita solo per una 'commissione veloce' ed ha lasciato a casa tutto quanto avrebbe potuto rallentarla, od essere fonte di distrazione. Come avesse acceso la sua, di sigaretta, è un'altra questione...
 
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3 replies since 24/12/2011, 19:23   279 views
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