Anderville GDR

Un tramonto visto dal ponte

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Wandering Star
view post Posted on 19/2/2012, 16:32




Seduta sul parapetto del ponte, guardando il fiume scorrere sotto i suoi piedi Clelia non poteva fare a meno di pensare come sarebbe stato bello buttarsi giù e farsi avvolgere dall'acqua, lasciarsi trasportare dalla corrente...'Imbecille sei uno spirito, fluttueresti come dovresti fluttuare anche in questo momento se non fossi concentrata a mostrarti come una giovane donna triste, indecisa se buttarsi o no, aspettando che qualcuno ti veda e venga a parlarti.Patetica.' Tendeva ad essere un po' dura con sè stessa ma in fondo per una volta aveva ragione, voleva solamente parlare con qualcuno. Solitamente non era un problema per lei trovare qualcuno con cui parlare,aveva Jack e i bambini, in loro assenza si accontentava di fare due chiacchiere con un passante o persino con un gatto se riusciva a non farlo scappare. Ora invece Jack non voleva parlarle e lei non voleva rincorrerlo, i bambini erano all'oscuro di tutto e dovevano restarlo. Certo non mancavano i passanti ma se è facile trovare una casalinga che si lamenta per l'aumento dei prezzi al mercato o un innamorato in crisi, non lo è altrettanto trovare qualcuno che tra un autobus e l'altro possa e voglia comprendere le tribolazioni di un fantasma depresso, solo e troppo orgoglioso/codardo per farsi buttare addosso quintali di sale consacrato e perdersi nel mondo delle essenze. Se anche avesse avuto la forza di uccidersi non avrebbe potuto farlo, amava la vita ma sopratutto aveva degli obblighi precisi nei confronti dei Dobson e non importava cosa dicesse Jack, lei non poteva abbandonarli. Non importava che le avesse mancato di rispetto, nè che la considerasse una cattiva influenza per Annika e James nonostante li avesse praticamente cresciuti lei, non importava niente. Eppure Clelia non si dava pace su quel maledetto ponte, perchè mai l'amico aveva cambiato così repentinamente idea sul suo conto? Cosa poteva aver fatto di tanto grave da chiederle di sparire? Già da una settimana non metteva piede in casa e si limitava a osservare la famiglia da lontano, a quanto pareva Jack aveva detto ai bambini che la zia Clelia era andata a stare un po' da Margaret.Effettivamente ci aveva fatto un pensierino ma alla fine aveva deciso di non immischiarsi, Margaret non aveva torto ad essere stanca delle continue tresche del marito ma non voleva nemmeno schierarsi dalla sua parte in una decisione che nonostante tutto pensava avrebbe distrutto l'amico. 'Però a pensarci bene non l'ha più chiamata dal giorno i cui è andata via e l'ultima cosa che ha detto...'Non ci aveva fatto caso sino a quel momento ma Jack aveva detto testualmente di non volere un fantasma come finta moglie, che quei bambini non erano suoi e aveva bisogno di pensare senza averla tra i piedi. Tre cose senza importanza prese singolarmente ma collegandole in un quadro più ampio lasciavano intendere qualcosa di molto poco gradevole. In fondo Clelia non si era mai accollata compiti che esulassero dalle mansioni di una bambinaia nè si era mai permessa di disturbarlo nelle sue riflessioni se lui non manifestava la volontà di condividerle, sopratutto in quel periodo si era impegnata a mantenere un basso profilo per non disturbarlo e aveva cercato di scollargli un po' di dosso i bambini, come poteva essere di intralcio? Come poteva pensare che avesse la pretesa di fingersi sua moglie? La sola idea la faceva ridere, l'aveva visto crescere e sua moglie se n'era andata da così poco..."Quel che l'uom vede,Amor gli fa invisibile, e l'invisibil fa vedere Amore." Maledetto Ariosto come puoi aver ragione? Come posso pensare una cosa simile? Innamorarsi di un fantasma è semplicemente folle, assurdo,incredibile...proprio come Jack. Clelia inorridì per la meschinità di quel pensiero, stava solo cercando di trovare una motivazione che la assolvesse da qualsiasi possibile colpa, doveva senza dubbio aver commesso un errore imperdonabile e non riusciva ad ammetterlo, avrebbe dovuto affrontare nuovamente Jack di petto e strappargli il motivo di tanto improvviso astio.Decise però che l'avrebbe fatto più tardi e si perse ad osservare il sole che iniziava a calare,seminascosto dalle nuvole, sorprendendosi a pensare che dopo tutto in quel momento avrebbe solamente voluto averlo lì al suo fianco, comunicandosi tutto senza il bisogno di dirsi niente.
 
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