Anderville GDR

Sembrava un lavoro così semplice...

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.:Omega:.
view post Posted on 2/5/2012, 00:45




Notte buia nei sobborghi. Le poche luci ancora funzionanti non riuscivano a togliere ai vicoli stretti e maleodoranti l’idea che ci fosse qualcosa di terribile nascosto tra le loro ombre.

Il bersaglio del caduto era a qualche isolato di distanza da dove aveva parcheggiato la sua Harley, che aveva provveduto a nascondere tra scatoloni di cartone per evitare brutte sorprese al suo ritorno. Gli era stato detto che sarebbe stato un lavoro semplice e pulito, due caratteristi che Malik non riusciva ancora ad apprezzare nel suo mestiere anche dopo quasi novecento anni di vita, ma un contratto è un contratto e lui lo avrebbe portato a termine indipendentemente dalla ricompensa.

Si avvicinò all’edificio in questione, scrutandolo tra le tenebre che lo avvolgevano quasi completamente. I suoi occhi vedevano quasi meglio che alla luce, in quelle condizioni di oscurità totale. Un altro vantaggio di essere entrato nel club dei cattivi.

Spalancò le sue ali immateriali, praticamente invisibili in quel buio quasi palpabile, e in un paio di colpi fu in cima al vecchio condominio. Decine di mozziconi tappezzavano il tetto fatto a terrazza, insieme a sporcizia di ogni genere. La porta che dava verso l’interno del condominio era arrugginita abbastanza da essere forzata con un semplice calcio.

Non fece troppo rumore, così scese le scale in silenzio, mentre scorreva lo sguardo sui nomi affissi sulle porte dei vari appartamenti.
Nick Gonzaga. Aveva trovato quasi subito il suo bersaglio, a quanto pareva.

Si fermò davanti alla porta, con l’orecchio teso per capire se ci fosse qualcuno ancora sveglio all’interno dell’abitazione. Da lontano poteva sentire i tipici rumori di un film di guerra, o forse era un documentario. Poco importava, avrebbe sicuramente contribuito a fargli fare il suo lavoro senza interferenze esterne.

Scassinò la serratura dell’ingresso con un grimaldello e chiuse la porta dietro di se facendo meno rumore possibile. Intravide i bagliori di un televisore accesso e si diresse in quella stanza con passo felpato. Il suo bersaglio era lì, seduto sulla poltrona davanti ad una TV preistorica, con una pila di lattine di birra accanto a se.

Troppo facile, così…

Neri tentacoli fatti di tenebra spuntarono dall’ombra della poltrona proiettata dal televisore, comandate dalla volontà oscura del caduto. Guizzarono per un attimo, poi assunsero una forma più affilata e rigida. Si contrassero come la coda di uno scorpione prima della puntura e affondarono nella poltrona strappando a Nick un grido strozzato, mentre Malik usciva dal buio del corridoio per sedersi davanti a lui.

“AAAH! Ma…tu chi cazzo sei? E cosa vuoi?” furono le uniche parole che riuscì a formulare tra un grido e l’altro.

“Oggi…sarà il tuo inferno personale, carcassa animata…”

Mentre i tentacoli continuavano a perforare la carne dell’uomo, Malik estrasse un rotolo di filo spinato dalla borsa che portava sulla spalla. Fissò una parte allo stipite di una porta mentre i tentacoli sollevavano il corpo martoriato dell’uomo che sputava sangue ad ogni respiro.
Poi, attorcigliò accuratamente l’altro capo del filo tagliente attorno al torace, le braccia e le gambe dell’uomo, facendo attenzione a non toccare i grandi vasi o altri punti particolarmente delicati.

“Consuelo ti manda i suoi saluti. Non temere, vi rivedrete presto all’inferno. Ma tu non ci andrai in fretta come vorresti.”

Con un ultimo sorriso malsano all’uomo sofferente, comandò i tentacoli affinché lo gettassero oltre la finestra aperta dietro la televisione, mentre questo emanava l’ennesimo urlo strozzato dalla sofferenza e dal sangue che sgorgava dai suoi organi mutilati. Rimase appeso al filo spinato, a dieci metri da terra, mentre il suo sangue colava lentamente dalle ferite inferte dai tentacoli e dai rasoi di cui era ricoperto il cavo metallico.

Malik rimase un attimo ad osservare la sua opera, per poi uscire dalla stessa finestra con un balzo. Le sue ali lo portarono sul tetto del palazzo difronte, da cui lanciò un ultimo sguardo all’uomo sanguinante.

“E pensare che la morte di questo mollusco mi frutterà due testoni. Mai soldi furono più sprecati…”

Amareggiato dalla mancanza di sfida della sua missione, scese nuovamente per strada, diretto verso la sua moto e poi verso il suo mandante…

CITAZIONE
Scurovisione:
un caduto può vedere fino a 30 metri nel buio naturale e magico come fosse in pieno giorno.
Abilità passiva.

Volare:
i caduti possono volare e spostarsi in volo una volta estratte le loro ali.
Abilità passiva

Cuore di Tenebra
Il caduto può animare le tenebre, rendendole solide e comandando loro di attaccare un bersaglio specifico. Tentacoli e arti neri come la pece fuoriescono dalle zone d’ombra, allungandosi verso il bersaglio designato. Qualsiasi zona in ombra può essere la fonte delle tenebre solide, che sia una stanza completamente al buio o l’ombra stessa del bersaglio, tuttavia le tenebre devono essere originate da un unico punto preciso. Le tenebre possono essere comandate nel turno stesso in cui vengono evocate, ma possono allungarsi e allargarsi a piacimento del caduto per tutta la durata del potere entro un'area di 15 m da chi le evoca. Le tenebre animate attaccano il bersaglio seguendo ordini semplici impartiti mentalmente dal caduto, quali perfora, stringi, stritola, lacera e non sono in grado di interagire con strumenti complessi quali serrature, armi da fuoco, apparecchi elettronici ecc. Possono esistere solo in un ambiente d’ombra e si ritraggono a contatto con la luce diretta, anche se sono in grado di agire per periodi di tempo limitati in condizioni di luce debole o intermittente. Le tenebre sono palpabili e possono essere attaccate e distrutte con oggetti taglienti o santificati (o da qualsiasi oggetto magico che danneggerebbe il caduto stesso). Se la zona di origine delle tenebre viene illuminata da una fonte di luce diretta, le tenebre da essa generate vengono immediatamente distrutte. Una volta distrutte o al termine della durata del potere, le tenebre scompaiono senza lasciare traccia (se non i danni inferti nel corso della durata).
Dura 3 Turni.

Utilizzo Cuore di Tenebra per un sigolo turno, dopodiché i tentacoli svaniscono visto che esco dal raggio d'azione del potere.


Edited by .:Omega:. - 2/5/2012, 15:45
 
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.Sconosciuto.
view post Posted on 2/5/2012, 12:13




Osserva un cadavere qualunque penzolare dalla finestra di un edificio qualunque, in un luogo qualunque. Cammina avanti e indietro e lancia silenziosi sguardi al ritmico dondolio della massa di carne sospesa a una decina di metri dal suolo, occhio e croce. Si sta formando una bella pozza ai suoi piedi, ma non può sentirne l'odore rancido di sangue e intestini che si svuotano dall'alto del tetto su cui è appostato e preferisce sia così. Il suo stomaco delicato potrebbe risentirne.
La sua attenzione si rivolge invece ad un uomo che scende per strada da un edificio a poca distanza. Gli occhi scintillanti lo guardano curiosi nel buio che lo nasconde, mentre indaga. Come tutti i suoi simili, potrebbe aver perpetrato tale delizioso delitto per diletto, oppure per ordini superiori di natura non proprio umana. Stenta a credere uno di tale provenienza potrebbe mai essersi abbassato a farsi comandare da umani, quindi esclude a priori l'ipotesi. Si sporge in un vicolo scuro che fa angolo all'edificio e l'attimo dopo non è più sul tetto, ma lì dove voleva. Aspetta che l'uomo si allontani e con disinvoltura inizia a pedinarlo, le iridi tenute basse sulla via che ogni tanto s'alzano e gli lanciano un'occhiata.
E' vestito come un normale passante, ma tutt'altro che trasandato, anzi, decisamente elegante. Il lungo cappotto in feltro che ne nasconde le forme gracili non basta ad oscurare l'indesiderato, e a celare le fattezze interviene così la magia, l'illusione che gli fa cambiare continuamente tratti. S'accontenta di seguirlo per ora, curioso di vedere quando e se prima o poi s'accorgerà di lui.

CITAZIONE
Occultamento: Thomas impiega una dose incredibile di magia per occultare il proprio aspetto alle persone e sopratutto alla... città che lo circonda. Ciò lo rende irriconoscibile ai più, praticamente introvabile anche da solo in mezzo ad una piazza completamente vuota: questo potere infatti muta continuamente le sue caratteristiche facciali e fisiche senza che l'eventuale interlocutore o altri osservatori si rendano consciamente conto del cambio. Di fatto, fintanto che Thomas interagirà con qualcuno ponendo su di sé la sua attenzione, quest'ultimo percepirà solo lievemente la presenza di alcune stranezze senza darvi un peso particolare (forse credeva di aver visto un paio di occhi blu che in realtà, il secondo dopo, si rivelano neri). Una volta distolta l'attenzione da lui, Thomas diventa totalmente irriconoscibile.
[Passivo]

Spostamento rapido: Con questo potere, fuori dai combattimenti Thomas è in grado di spostarsi velocemente da un luogo qualsiasi ad un altro semplicemente tenendo a mente la destinazione, venendo immediatamente teletrasportato nel punto prestabilito. Questo potere gli permette anche di trasportare più persone attraverso il contatto fisico con esse, ma non è utilizzabile se Thomas non conosce già il luogo d'arrivo.
In combattimento, la velocità di movimento e di corsa di Thomas duplicano, rendendolo difficile da seguire in battaglia, o da raggiungere se in fuga. In queste condizioni può percorrere cinque metri in un secondo senza alcuno sforzo. Per attivare questo potere in combattimento, Thomas si deve disegnare col proprio sangue un circolo sulla fronte.
[Passivo fuori dal combattimento]
[3 turni in combattimento]

Iniziamo con una piccola correzione: come ho fatto io e come scritto nelle guide, ogni volta che utilizzi i poteri, le abilità e gli oggetti magici anche se non sei in combattimento, devi quotare il potere e il numero di turni per cui l'hai utilizzato, anche se passivo come nel mio caso. Solo in situazioni narrative dove l'utilizzo è ridotto ad un piccolissimo intervento (es. hai un potere per cui controlli l'elettricità e fai balenare la luce di una lampadina) puoi evitare di citare cosa utilizzi, altrimenti devi quotarlo per forza.
 
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.:Omega:.
view post Posted on 2/5/2012, 14:44




Malik raggiunse la motocicletta coperta da scatole di cartone, che gettò in fondo al vicolo dando una spolverata alla sella con una mano.
L'idea di coprire la sua preziosa Harley con dei rifiuti recuperati in un vicolo puzzolente non gli era andata particolarmente a genio, ma l'alternativa era rischiare di farsela rubare dal primo teppistello di passaggio.

Montò in sella, facendo rombare il motore con un frastuono che echeggiò nei vicoli stretti dei sobborghi.
Aveva percorso la strada dal condominio del suo bersaglio alla sua moto sovrappensiero, sebbene sempre allerta. Saper rilassarsi, anche dopo una missione andata a buon fine, non era tra le sue abilità, specialmente dopo la adolescenza passata tra i boschi.
Anche nella sua abitazion era abituato a dormire solo le ore strettamente necessarie per recuperare le forze e sempre con un occhio aperto.

Anche i suoi pensieri contribuivano a mantenerlo allerta in quei vicoli maleodoranti. Ripensava al suo soggiorno in Germania, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, in cui aveva rischiato spesso e volentieri di farsi mettere ai ferri dalle truppe tedesche.
Quei tempi erano passati, portando con se i piaceri della guerra tanto cara al caduto, ma non la sensazione che gli avevano trasmesso.

Gettò un'ultima occhiata al vicolo, come era solito fare, per assicurarsi di non essere stato seguito, e vide un'ombra avvicinarsi nella sua direzione. La cosa che il caduto non capiva era come non riuscisse a distinguerne i lineamenti, nonostante la sua capacità di vedere anche nel buio più pesto.

Non spense la moto, ma rimase fermo ad osservare l'individuo, sperando di riuscire, prima o poi, a cogliere qualche tratto che lo potesse identificare.

CITAZIONE
Scurovisione:
un caduto può vedere fino a 30 metri nel buio naturale e magico come fosse in pieno giorno.
Abilità passiva.

 
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.Sconosciuto.
view post Posted on 2/5/2012, 15:49




Per lui non è questa grande novità, farsi sorprendere a seguire qualcuno, a studiarlo, ad analizzarlo nei minimi dettagli. Per chi vuole e sa sparire in qualsiasi momento, col minimo ausilio della forza, non conta evitare di farsi vedere o non vedere. Le conseguenze sono state oramai calcolate da tempo, non gli resta che vedere come andrà e mutare obbiettivi di conseguenza.
Con passo leggero e fermo, il rumore dei bassi tacchi delle scarpe eleganti si propaga nel vicolo. La sua figura, pur in continuo mutamento, ha un'aria enormemente distinta in qualsiasi forma possa mostrarsi. Non è una cosa che salta agli occhi, tanto una sensazione sottile che emana. Ogni suo movimento trasmettere una calma fittizia e perfino lo sventolare dei bordi del cappotto sembra trattenere una lieve tensione, la stessa di una molla inerte pronta a scattare in qualsiasi momento.
Segue l'uomo fino al suo mezzo, coperto da un maleodorante cumulo di spazzatura che diffonde il suo puzzo nell'aria, contrastato solo dal lieve sentore di colonia che ha addosso. Lo fa senza fretta, privo di agitazioni e con un'andatura che potrebbe risultare snervante agli occhi di chi non sa attendere. Si accorge di quando l'altro si volta, ma non fa assolutamente nulla per nascondersi dalla progenie di Inna. Lascia semplicemente che lo noti, fermandosi ad una decina di metri dall'individuo, le mani allacciate dietro la schiena in una posa composta ma ambigua.
Inclina la testa e sorride appena, soddisfatto.
Salve, figlio di Inna. C'è qualcosa di irritante nella sua giovane voce, anche se si esprime con ricercata gentilezza. Per di più, non fa assolutamente nulla per nascondersi. Si esprime facendosi ben capire, e se pure la strada non fosse deserta come ora non si darebbe pena.
Mi chiedevo, sei forse stato il fautore del delitto a poche decine di metri da qui? E' una domanda chiaramente retorica. Perchè vedi, sono particolarmente interessato alla tua bravura, se tale si può dichiarare.
C'è un'insinuazione percettibile in quelle parole, che continua a vibrare anche nel silenzio. Niente che non sia abituato a fare. Pazientemente, attende la risposta altrui.

CITAZIONE
Occultamento: Thomas impiega una dose incredibile di magia per occultare il proprio aspetto alle persone e sopratutto alla... città che lo circonda. Ciò lo rende irriconoscibile ai più, praticamente introvabile anche da solo in mezzo ad una piazza completamente vuota: questo potere infatti muta continuamente le sue caratteristiche facciali e fisiche senza che l'eventuale interlocutore o altri osservatori si rendano consciamente conto del cambio. Di fatto, fintanto che Thomas interagirà con qualcuno ponendo su di sé la sua attenzione, quest'ultimo percepirà solo lievemente la presenza di alcune stranezze senza darvi un peso particolare (forse credeva di aver visto un paio di occhi blu che in realtà, il secondo dopo, si rivelano neri). Una volta distolta l'attenzione da lui, Thomas diventa totalmente irriconoscibile.
[Passivo]

 
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.:Omega:.
view post Posted on 2/5/2012, 16:54




Malik vide la figura avvicinarsi a lui fino a fermarsi a distanza di sicurezza.

CITAZIONE
Salve, figlio di Inna.

Quella frase gli fece capire che era davanti ad un mortale che sapeva fin troppo sulla sua identità, oppure un essere soprannaturale con un acuto senso dell'osservazione.
Malik spense la moto e si mise in piedi davanti ad essa, continuando a squadrare quella figura indefinita. La sua incapacità di distinguerne i tratti lo rendeva nervoso, forse ancora di più del fatto che sapeva cosa era e cosa faceva per vivere.

"Non mi piace essere seguito, amico. E mi piace ancora meno non sapere con chi ho a che fare.

Figuriamoci se accetto contratti da sconosciuti che fanno di tutto per nascondere la propria identità.

Mostra il tuo viso, se vuoi sperare che ti degni della minima attenzione, altrimenti puoi tornartene nelle ombre. Non ho tempo da perdere con i codardi...
"

Malik attese una replica, con i muscoli tesi e pronti a scattare in caso di pericolo. O in caso avesse dovuto eliminare un testimone scomodo, ovviamente...
Gli sarebbe bastato sfoderare uno dei numerosi coltelli che portava addosso, nel caso non avesse voluto ricorrere ai suoi poteri soprannaturali, ma nonostante la sua indole non era incline alla teoria del "prima spara, poi fa le domande".

E poi aveva appena concluso il suo lavoro, avrebbe avuto tutto il tempo per divertirsi a torturare questo strano tipo, nel caso avesse fatto un passo falso.
 
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.Sconosciuto.
view post Posted on 5/5/2012, 11:18




Contratti? Lo sconosciuto rise pacato, senza muovere nient'altro che le labbra. No, figlio di Inna. Non vedermi è, credimi, nei tuoi interessi. In caso contrario, potresti trovarti a collaborare con i tuoi piccoli, meschini fratelli dalle ali bianche. Dubito tu lo voglia. Conoscendo qualcosa di quelle astruse madri gemelle, sapeva con certezza che un'unione sarebbe stata possibile nel caso ci fosse proprio lui, di mezzo. Era un premio ambito, difficile da catturare, ancora più difficile da tenere in catene.
Quanto alla tua attenzione, l'avrò comunque. Dichiarò infine con un sorriso infido.
Ma prima le buone maniere. Mi chiamo Thomas, anche se ovviamente questo nome non significa niente per te. Immagino vostra Madre non riferisca a sciocche e piccole creature come voi i suoi piani, ma sicuramente sapete dove poterla trovare. Quindi andiamo al sodo: chiama Inna e la tua vita sarà... risparmiata.
 
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.:Omega:.
view post Posted on 5/5/2012, 12:02




Malik lo guardò per un attimo, dopo che ebbe finito di parlare, poi scoppiò in una fragorosa risata che echeggiò tra i vicoli bui.

"Mia Madre, dici? QUELLA Madre? Tu devi essere completamente fuori di testa!

Se sapessi davvero la metà di quello che PENSI di sapere, sapresti che la cara mammina mi contatta solo quando ha bisogno che faccia per lei qualche lavoro sporco, senza un come, un perché e soprattutto una fottutissima ricompensa!
"

In effetti aveva avuto contatti con Inna in pochissime occasioni, nel corso della sua lunga vita, e tutte le volte per assegnargli qualche incarico. Anche quando aveva raccolto la sua anima per farlo rinascere gli aveva assegnato il compito che era ancora intento a portare a termine, l'unico che gli avrebbe fruttato l'ambita ricompensa.

Malik non era ancora sicuro di chi o cosa avesse davanti, ma date le circostanze non ci pensò due volte a prepararsi ad uno scontro imminente: poche creature soprannaturali mostravano tanta spavalderia difrontre ad un caduto, ancora meno potevano permetterselo.
Ma non voleva correre rischi inutili.

"Sei fuori strada, testa di fumo. Avresti più fortuna a cercarLa sull'elenco telefonico che chiedendo ad uno dei suoi figli.

Perciò levati dai piedi e piantala di farmi perdere tempo...
"
 
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.Sconosciuto.
view post Posted on 6/5/2012, 11:59




Che increscioso misunderstanding commentò senza fretta Thomas, intento a valutare quanto di vero ci fosse nelle parole del caduto. Sapeva perfettamente, per prima cosa, che ad uno di loro difficilmente si crede, e secondo, aveva l'intenzione di attirare l'attenzione di Inna in un modo o nell'altro. Se quel modo era combattere, allora che il suo avversario si facesse avanti, non aveva da chiederlo.
Oppure, avrebbe semplicemente potuto saltare alle sue conclusioni da solo. Sorrise beffardo in direzione di quello che aveva mentalmente proclamato essere il suo richiamo per volpi.
Comprendo la tua impossibilità, ma lei mi serve. E mi scuserai l'impertinenza, ma non credo tu voglia regalarmi il tuo sangue per il rituale necessario ad evocarla. Mi vedo costretto a ucciderti.
Mostrare il suo aspetto avrebbe potuto attirare l'attenzione di quella dannata diva malevola, ma con la possibilità di richiamare anche la sorella più attenta al mantenimento dell'ordine. Il suo essere, caos puro, l'avrebbe sicuramente tradito agli occhi di Calia ed era l'ultima delle cose che avrebbe voluto. O forse...? Avrebbe aspettato ancora un po'. Il resto ormai era stato deciso.
Non si mosse, ma rivelò l'aura malevola che lo circondava. Invisibile, dava la sensazione che il puro disordine si fosse impadronito di quei pochi metri attorno al punto in cui restava, attendendo paziente. Tirava una brutta aria.
Allora? Lascio a te la prima mossa.
 
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